martedì 26 agosto 2008

Parliamo di PROSSEMICA VIRTUALE ...

di Patrizia Lùperi

Ospitiamo nella nostra stanza virtuale un racconto breve della giovane scrittrice Alessandra Sciacca Banti dal titolo "Spazio vitale"

Stamattina, come tutte le mattine, mi sono alzata alle 6 per andare al lavoro come responsabile della comunicazione di una casa farmaceutica. Devo dire che da quando è entrato in azione il nuovo direttore dell'Azienda per i trasporti cittadina, le cose vanno meglio. Io sono una fanatica del diritto al benessere e alla salute. Credo di esserlo diventato dopo che da quattro anni mi occupo di inchieste sulla salute umana, pubblicizzo medicine, tengo contatti con i professori universitari e medici ospedalieri, curo la redazione di opuscoli specialistici o divulgativi, brochure per convegni scientifici. Tutto per difendere il diritto alla salute. Certe volte si tratta anche di business e di mentire, inventare, manipolare.Questa storia del controllore dello spazio vitale mi sembra giusta nei fini: dare la possibilità a ogni viaggiatore di stare tranquillo e non subire aggressioni di qualunque tipo siano, anche batteriche. Tuttavia non mi piace che il controllore, che ogni mattina è sempre lo stesso, con il soprabito nero e la valigia con quella specie di metal derector, venga a misurare lo spazio che c'è tra i viaggiatori come se fosse il padrone della metropolitana.I viaggiatori non lo sopportano e ognuno ha sempre un'aria più infastidita di quando si doveva fare attenzione a non pestarsi i piedi.La metropolitana è diventata più grande perché il sindaco ha messo a disposizione i fondi per l'ampliamento, un ampliamento fantascientifico, per migliorare la qualità del servizio.La qualità è davvero migliorata? I viaggiatori hanno volti tristi all'apparire del controllore.Io sola sono soddisfatta, ma per deformazione professionale.
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